Anthropocene. L’indelebile impronta umana sulla terra
Combinando arte, cinema, realtà aumentata e ricerca scientifica, la mostra al MAST di Bologna documenta i cambiamenti che l’uomo ha impresso sulla terra. Fino al 22 settembre
PARTICOLARE DI: Edward Burtynsky - Uralkali Potash Mine #4, Berezniki, Russia 2017 photo © Edward Burtynsky, courtesy Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery, Toronto
Al MAST Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia di Bologna è in corso la mostra multidisciplinare Anthropocene che indaga l’impatto dell’uomo sul pianeta. L’esposizione è frutto della collaborazione quadriennale tra il fotografo di fama mondiale Edward Burtynsky e i registi pluripremiati Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier che, combinando arte, cinema, realtà aumentata e ricerca scientifica, documenta i cambiamenti che l’uomo ha impresso sulla terra e testimonia gli effetti delle attività umane sui processi naturali.
Un’esplorazione multimediale che documenta l’indelebile impronta umana sulla terra: dalle barriere frangiflutti edificate sul 60% delle coste cinesi alle ciclopiche macchine costruite in Germania, dalle psichedeliche miniere di potassio nei monti Urali in Russia alla devastazione della Grande barriera corallina australiana, dalle surreali vasche di evaporazione del litio nel Deserto di Atacama alle cave di marmo di Carrara e ad una delle più grandi discariche del mondo a Dandora, in Kenya. Il progetto arriva per la prima volta in Europa, al MAST. fino al 22 settembre e si basa sulla ricerca di un gruppo internazionale di scienziati (Anthropocene Working Group) impegnato nel raccogliere prove del passaggio dall’attuale epoca geologica – l’Olocene, iniziata circa 11.700 anni fa – all’Antropocene (dal greco anthropos, uomo).
PARTICOLARE DI: Edward Burtynsky - Phosphor Tailings Pond #4, Near Lakeland, Florida, USA 2012 - photo © Edward Burtynsky, courtesy Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery, Toronto
La ricerca è volta a dimostrare che gli esseri umani sono diventati la singola forza più determinante sul pianeta. La terraformazione del pianeta mediante l’estrazione mineraria, l’urbanizzazione, l’industrializzazione e l’agricoltura; la proliferazione delle dighe e la frequente deviazione dei corsi d’acqua; l’eccesso di CO2 e l’acidificazione degli oceani dovuti al cambiamento climatico; la presenza pervasiva e globale della plastica, del cemento e di altri tecno-fossili; un’impennata senza precedenti nei tassi di deforestazione ed estinzione: queste incursioni umane su scala planetaria - argomentano gli scienziati - sono così pesanti che i loro effetti sono destinati a perdurare e a influenzare il corso delle ere geologiche.
PARTICOLARE DI: Edward Burtynsky - Tyrone Mine #3, Silver City, New Mexico, USA 2012 - photo © Edward Burtynsky, courtesy Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery, Toronto
•LA MOSTRA: “Anthropocene - Edward Burtynsky - Jennifer Baichwal - Nicholas de Pencier” - BOLOGNA, MAST - fino al 22 settembre 2019 - INFO: theanthropocene.org